Un impianto geotermoelettrico ha la funzione di trasformare in energia elettrica l’energia termica presente nel fluido geotermico che si forma grazie al contatto dell’acqua con strati di roccia calda.
La peculiarità dei bacini geotermoelettrici sfruttati da tali impianti è dovuta al fatto che il fluido geotermico è disponibile a profondità relativamente modeste.
Generalmente un impianto geotermoelettrico è costituito dai seguenti componenti:
- sistema di raccolta, trattamento e convogliamento del fluido geotermico fino all’impianto di produzione dell’energia elettrica (pozzi, sistemi di sicurezza e sfioro a bocca pozzo, tubazioni di trasporto, sistemi di separazione acqua-vapore);
- sistema di produzione dell’energia elettrica (condotto di ammissione in turbina, turbina-generatore, trasformatore elevatore e connessione alla rete di trasporto);
- sistema di trattamento del vapore esausto (condensatore e relativa pompa di estrazione condensato, torre di raffreddamento ad aria, sistema di estrazione dei gas incondensabili);
- sistema di reiniezione dell’acqua nel bacino geotermoelettrico.
Possono anche essere presenti sistemi di abbattimento di alcuni composti presenti nei gas in condensabili (idrogeno solforato e mercurio), al fin di limitare l’impatto ambientale dell’impianto. Le emissioni in atmosfera di questi tipi di impianti dipendono dalle caratteristiche del fluido geotermico ma, per unità di energia prodotta, sono comunque decisamente inferiori a quelle derivanti da impianti alimentati con combustibile fossile.